progettazione-lavorazione

Vincenzo Nocereto

Progettazione & Lavorazione

 La conformazioni delle conchiglie in particolare la Cypraecassis rufa e la cassis Madagascariensis è molto particolare in quanto presentano rilievi "bozzi" ed incavi che condizionano la resa finale del soggetto che si va ad incidere preferibilmente a bassorilievo.

Per questo motivo la progettazione del soggetto va adattata alla forma del cammeo e non ad eventuali tassative esigenze del mercato.

Il capo-testa 

La quasi totalità dei cammei Cypraecassis rufa viene realizzata da quella parte della "coppa" la cui colorazione è più contrastata e che nella conchiglia coincide con la zona prossimale al canale sifonale ; in virtù di questa necessità, non essendo omogenea la colorazione del fondo della conchiglia, che sulla parte sinistra del pezzo è molto chiara, gli artisiti  torresi sono costretti a incidere i volti con il profilo rivolto verso destra e con i capelli nella parte più colorata della coppa, che peraltro è anche la più pregiata , si chiama "capo-testa".

Il problema non sussite invece per i cammei realizzati su  Cassis Madagascariensis (Sardonica)

Lavorazione

Ancora oggi la lavorazione del cammeo si effettua artigianalmente. La prima fase della lavorazione consite nella scelta della conchiglia adatta all'incisione .

Successivamente si passa all "Scoppatura" , ovvero il taglio della prte più convessa della conchiglia , la coppa; poi si procede alla "Segnatura" e alla "Sagomatura" del pezzo tagliato: 

all'interno della coppa si tracciano i contorni dei cammei che si vogliono ricavare e si eliminano ,tagliandole, le parti superflue ottenendo pezzi di forma poligonale .

Si passa all'Aggarbatura", che consiste nel dare al pezzo la forma voluta (in genere ovale o tonda) utilizzando una speciale mola.
Il pezzo ottenuto quindi passa all "Messa in pece" , viene fissato su un fuso di legno con mastice caldo composto da pece greca , cera e scagliola .

Dopo tale operazione si passa alla "Scrostatura"  o "Spianatura" cioè l'abrasione della parte più esterna della conchiglia in modo da lasciare lo strato chiaro da incidere .Il lavoro passa all'incisore che disegna sulla superficie il soggetto da riprodurre.

La lavorazione del cammeo ha conosciuto il suo massimo apice nel Rinascimento, oggi questi esemplari , alcuni dei quali realizzati ed impreziositi con materiali pregiati , sono presenti nelle collezioni Medicee o conservati nei più importanti musei di tutto il mondo .

Ma quali conchiglie vengono utilizzate per ricavarne dei cammei ? E perchè il colore del fondo varia dal salmone al rosa ala marrone ?
Le conchiglie più adatte a questo tipo di lavorazione provengono tutte da mari lontani e presentano ovviamente caratteristiche diverse , sia per forma e grandezza che per colore .

Quelle più largamente usate appartengono alla specie cassis nella quale rientrano tre tipi particolarmente adatti a dare risalto all'incisione, grazie al fondo di un colore più intenso.

La conchiglia per eccellenza ?
La Cassis madagascariensis che viene dal Centro America detta comunemente "Sardonica" è alta circa trenta centimeri. Presenta un fondo marrone-bruno e nella parte esterna (quella destinata all'incisione) perfettamente bianca .

Segue la Cypraecassis Rufa detta "Corniola" , generalemnte di origine africana , alta circa la metà della sardonica , con un fondo tendente al rossastro e la prte esterna di un debole carnacino. Sempre alla stessa famiglia appartiene anche la Cassis Cornuta detta "arancio" dal particolare colore del fondo è alta circa 25 cm.

La materia è umile e tale resta anche se a riscattarla interviene la mano dell'artista .Il destino della conchiglia , in effetti, non si discosta molto da quello di una tela in rapporto al dipinto per il quale viene utilizzata , dove il valore è tutto ed esclusivamente nella qualità dell pittura.

Questo spiega quale primato abbia la perizia dell'incisore , la sua creatività, il suo gusto rispetto alla conchiglia sulla quale opera .